Il prossimo 13 maggio si terrà a Milano un nuovo incontro tra BPM e Federconsumatori.
Nel precedente incontro, lo scorso 8 aprile, la nostra Associazione aveva chiesto alla dirigenza BPM di rimborsare integralmente il capitale investito in diamanti ai propri clienti. Una richiesta, quella di Federconsumatori, per conto delle molte migliaia di persone rappresentate, e che seguiva l’apertura di una indagine giudiziaria.
A questa situazione, già drammatica, si è sommato a gennaio 2019 il fallimento di IDB (società che ha venduto le pietre), che ha rallentato ed in molti casi bloccato la restituzione delle pietre ai risparmiatori che ne stavano facendo richiesta.
L’8 aprile scorso l’incontro si era chiuso con BPM che aveva chiesto qualche settimana per valutare le richieste di Federconsumatori e per avanzare una controproposta. Ora la comunicazione della data del nuovo incontro, il 13 maggio. Una data che per Federconsumatori deve essere decisiva per la chiusura positiva di questa brutta vicenda, iniziata per tanti risparmiatori già nel 2017.
Risparmiatori che, lo ricordiamo, in diversi casi hanno investito gran parte delle proprie risorse in diamanti, irretiti da cattivi ed interessati consiglieri. Persone che hanno investito il TFR appena percepito, o che hanno trasformato un appartamento in pietre. Persone che hanno investito i risparmi di una vita, e non se ne fanno una ragione. Rapporti familiari che si sono rotti, persone che si sono ammalate per la disperazione. Uomini e donne che avevano piena fiducia in BPM, in un rapporto storico che durava da decenni, oggi crollato.
Il prossimo 13 maggio il gruppo dirigente di BPM si troverà ad un bivio.
Potrà scegliere di ricostruire la fiducia di tutti i risparmiatori attorno alla Banca, di lavare via l’onta di questa vicenda dalla facciata delle proprie sedi. Oppure potrà continuare come in questi ultimi mesi, tentando di portare all’infinito il confronto, tra cavilli e pretesti.
In questo secondo caso Federconsumatori non starà ad aspettare.
Non c’è più tempo, è ora di chiudere, è ora di rispondere alle giuste richieste di migliaia di risparmiatori traditi.
FEDERCONSUMATORI EMILIA ROMAGNA
26 aprile 2019