Al momento stai visualizzando Alimentazione: domande e risposte su cosa sapere per praticare una sana alimentazione.
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Sana alimentazione, scelte consapevoli quando si acquista un prodotto, lotta allo speco alimentare sono temi di cui da anni Federconsumatori si occupa e porta all’attenzione di tutta la comunità.

La sfida rimane quella di promuovere l’educazione alla salute e di generare interesse per un corretto stile alimentare e di vita. Da sempre sosteniamo che il consumatore consapevole debba essere INFORMATO e FORMATO in modo da saper gestire al meglio gli acquisti sopratutto in campo alimentare. Abbiamo pensato che uno dei modi migliori per raggiungere i consumatori fosse proprio quello di dare risposte alle domande più frequenti che ci vengono poste e abbiamo scelto il web quale strumento per dare queste risposte, in quanto molto utilizzato dagli stessi consumatori.

1. Quali sono le principali regole per seguire una sana alimentazione?

Vi sono alcuni accorgimenti per avere uno stile alimentare sano che di seguito riportiamo:

– Mantenersi sempre attivi anche solo facendo lunghe passeggiate all’aria aperta

– Inserire nella propria alimentazione più cereali, legumi (che sostituiscono le proteine animali), ortaggi e frutta

– Scegliere grassi di qualità (olio di oliva) e in quantità limitata

– Gli zuccheri e le bevande zuccherate devono essere consumate nei giusti limiti

– Salare poco gli alimenti; tutti gli alimenti hanno già al loro interno una giusta quantità di sale

– Bere ogni giorno almeno 1,5 Litri di acqua

In generale è opportuno variare spesso le scelte a tavola non avendo quindi una alimentazione monotona perchè mancherebbe di importanti nutrienti e consumare cibi di stagione.

2. Quale è il giusto apporto energetico giornaliero suddiviso nei vari pasti della giornata?

L’apporto calorico giornaliero di un adulto medio è di circa 2000 Kcal così ripartito:

Colazione: 20% pari a circa 400 Kcal

Spuntino a metà mattina: 5% pari a circa 100 Kcal (un frutto o uno yogurt)

Pranzo: 40% pari a circa 800 Kcal

Merenda: 5% pari a circa 100 Kcal

Cena: 30% pari a circa 600 Kcal (la sera proprio perchè dopo si va a dormire si deve rimanere più leggeri rispetto al pranzo per permettere una buona digestione)

3. Quando si parla di nutrienti, a cosa ci si riferisce in particolare?

I nutrienti o principi nutritivi sono sostanze assunte durante l’alimentazione; essi sono indispensabili alla vita e al metabolismo di tutti gli organismi viventi.

I principali nutrienti assunti con la dieta sono:

1.Proteine

2.Grassi o lipidi

3.Zuccheri semplici (il semplice zucchero semolato) e complessi (quelli della pasta)

4.Vitamine che si trovano in particolare nella frutta e nella verdura

5.Sali Minerali

6.Acqua

Tutti questi nutrienti sono obbligatoriamente inseriti nelle etichette dei prodotti confezionati.

4. Quali sono i requisiti obbligatori che il consumatore deve trovare in etichetta per essere informato correttamente?

L’etichetta alimentare può essere definita coma la carta di identità dell’alimento; essa deve essere chiara, trasparente e completa per questi motivi vi sono informazioni obbligatorie in etichetta che di seguito riportiamo.

1. Denominazione dell’alimento ossia il nome del prodotto (es. Pasta di semola di grano duro)

2. Elenco degli ingredienti scritti in ordine decrescente di peso (da quello in quantità maggiore a quello minore)

3. Indicazione degli allergeni (sostanze che provocano allergie o intolleranze come uova, frutta secca, ecc) devono essere scritti con un carattere diverso rispetto agli altri ingredienti per essere visualizzati rapidamente

4. Quantità netta dell’alimento

5. Termine minimo di conservazione e la data di scadenza; le condizioni per la conservazione

6. Paese di origine o il luogo di provenienza; il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare

7. Dichiarazione nutrizionale

8. Indicazione del titolo alcolimentrico volumico effettivo (per bevande che contengono più di 1,2% di alcol in volume)

5. Che cosa è la tabella nutrizionale e a cosa serve?

C’e una necessità sempre maggiore di contrastare alcune malattie derivanti da scelte alimentari poco salutari e stili di vita sedentari: obesità, sovrappeso, malattie metaboliche come il diabete sono frequenti già a partire dall’infanzia. Per questo motivo il legislatore ha reso obbligatoria la tabella nutrizionale in etichetta.

La tabella deve essere compilata secondo un ordine prestabilito (solitamente si riferisce a 100 gr o 100 ml di prodotto) e deve riportare i valori de energia del prodotto espressi in Kcal/Kj e i nutrienti specifici espressi in gr.

6. Sulle etichette di alcuni prodotti è possibile notare “sigle” diverse e che cosa rappresentano?

Sono i marchi di qualità! Essi caratterizzano prodotti tipici costituendo dei veri e propri “marchi distintivi”.

DOP – Denominazione di Origine Protetta (per tutti quei prodotti originari di uno specifico territorio)

IGP – Indicazione Geografica Protetta (in questo caso è il processo produttivo che deve avvenire in un dato luogo, come per frutta e verdura)

STG – Specialità Tradizionale Garantita (si riferisce più ad una ricetta tipica di un luogo, come la pizza napoletana)

7. E’ possibile riconoscere anche un prodotto biologico?

Sì è possibile in quanto i prodotti biologici presentano un logo specifico dell’Unione Europepa (foglia bianca su sfondo verde)

8. Cosa si intende quando si parla di “filiera corta “e di prodotti a “Km 0”?

I prodotti a “Km 0 ” sono prodotti locali che vengono venduti nelle immediate vicinanze del luogo di produzione, il ché garantisce genuinità e freschezza. Sono soprattutto ortaggi e frutta, ma anche formaggi e carni particolari di quel territorio che possono essere classificati in questo modo. Tali prodotti appartengono alla cosidetta “filiera corta” perchè accorciando le distanze tra produttore e consumatore si accorcia anche la filiera, non essendoci la necessità di intermediari di trasporto, grossisti o mercati generali che poi ridistribuiscono ai dettaglianti la cosidetta “filiera lunga”.

E’ ovvio che i prodotti acquistati a “km 0” oltre a seguire la stagionalità deperiscono molto più lentamente di quelli comprati con la “filiera lunga” da qui ne consegue uno spreco minore di cibo. Infatti in Italia ad esempio il 51% delle persone compra frutta che è già spazzatura.

9. Esiste una legge contro lo spreco alimentare?

Sì, il 14 settembre 2016 è entrata in vigore legge n.166/16 o “Legge Gadda” contro gli sprechi alimentari e farmaceutici i cui punti principali riguardano ad esempio le agevolazioni amministrative per i donatori (come la Grande Distribuzione organizzata) semplificando di fatto tutte le procedure di donazione che avevano un iter burocratico troppo lungo.

10. E’ possibile ridurre lo spreco alimentare a casa?

Diventare un consumatore consapevole e ridurre gli sprechi alimentari è possibile attraverso una serie di piccoli accorgimenti che tutti possono attuare.

1. Prima di uscire per fare la spesa redigere una lista della spesa in modo da comprare solo quello che effettivamenre serve

2. Check-up completo del frigo cercando di mantere la temperatura interna tra 1 e 5 gradi.

3. Cercare di disporre gli alimenti nella credenza sui ripiani secondo la data di scadenza lasciando davanti quelli che devono essere consumati prima

4. Riutilizzare gli avanzi anche proponendo altre ricette (la pasta rimasta la si può fare al forno)

5. Fare la raccolta differenziata dell’umido se prorio non è possibile riutilizzare gli avanzi e creare così del preziosissimo concime.

11. Cosa si intende per “Doggy Bag”?

Il “Doggy Bag” è il servizio da offrire ai clienti degli esercizi dedicati alla ristorazione (ristoranti, trattorie, pizzerie, servizi di catering, hotels etc…) per l’asporto degli avanzi del pasto consumato all’interno di un apposito sacchetto di plastica.

Pamela Bussetti

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di Intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015.”

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