Siamo alle seconda edizione del rapporto sull’azzardo nel Distretto Sanitario di Mirandola, comprendente oltre quella città gli otto Comuni dell’Unione Area Nord. Il Rapporto si inserisce all’interno di un innovativo progetto – Fuori dai giochi – voluto da quelle amministrazioni Locali, con il patrocinio dell’azienda USL di Modena. un Progetto che affronta da diverse angolazioni il problema azzardo, tra queste il sovraindebitamento dei giocatori. Anche in questa occasione il nostro lavoro presenta i dati più recenti dell’azzardo nei nove comuni, li esamina nella loro evoluzione negli anni e li raffronta con i numeri nazionali e regionali. Un esame non solo numerico; la nostra lettura cerca di interpretare quei numeri nel contesto economico e sociale del territorio. I dati sono stati ottenuti con una specifica richiesta di accesso agli atti, da noi avanzata all’Agenzia Dogane e Monopoli. Non va dimenticato che dal 2020 vige un discutibile divieto di pubblicazione dei dati comunali e provinciali delle slot, le cosiddette macchinette mangiasoldi, presenti nelle sale slot, nelle tabaccherie e nei bar. Questa parteggi dati viene quindi da noi stimata, per consentire un esame dei numeri complessivi dell’azzardo nel distretto. Sono numeri crediamo indispensabili a tutti, a partire dagli amministratori locali ed agli operatori sanitari, chiamati a vario titolo ad agire rispetto ad un fenomeno in costante crescita in tutte le fasce di età, ed in particolare tra i più giovani.
Nessuno in Italia propone di vietare l’azzardo, ma è sempre più evidente la necessità di interrompere e invertire una crescita raccontata anche da questo rapporto, così come è necessario misurare i costi sociali portati dalle troppe crisi, personali e familiari, causate dagli eccessi nell’azzardo. Soltanto una parte minima delle persone con disturbi da gioco d’azzardo si orienta verso la cura di una patologia riconosciuta da decenni come tale. Il disturbo da gioco d’azzardo è descritto nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) come uno stato che compromette sia la salute psicofisica del giocatore sia la sfera lavorativa e relazionale dell’individuo, a causa dei problemi economici e legali conseguenti.