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“Pronto… se risponde alle mie brevi domande… potrebbe vincere un viaggio” CONSIGLI PER EVITARE RAGGIRI TELEFONICI  SULLA pseudo VINCITA DI UN VIAGGIO In questi giorni abbiamo ricevuto alcune segnalazioni di telefonate, ricevute sul telefono cellulare da un numero sconosciuto, che annunciano la potenzialità di vincita di un viaggio/soggiorno vacanze. La voce al telefono, senza qualificarsi e conoscendo l’identità del chiamato, esige di rivolgere in modo molto diretto una serie di domande, a cui la risposta deve inevitabilmente essere “SI” e nel caso in cui così non fosse o si ponessero giusti interrogativi, la conversazione viene bruscamente interrotta. E’ chiaro che i cittadini che ci hanno chiesto consiglio, oltre giustamente a segnalarci l’accaduto, si sono chiesti quale finalità potesse avere una iniziativa di questo genere, e la prima risposta a cui abbiamo pensato noi è quella di una serie di raggiri che ne potrebbero derivare. Vediamo quali possono essere. Prima di tutto: perché la risposta deve essere sempre SI? Perché così mi inducono a concludere un contratto telefonico, per chissà quale tipo di fornitura o acquisto di beni. Quindi il consiglio da dare è: mai rispondere sempre SI soprattutto a chi non sappiamo chi sia. In secondo luogo l’esperienza su questo tipo di telefonate ci insegna che alle persone contattate gli operatori, dopo aver posto i quesiti, comunicano di aver vinto un viaggio, ma per ritirare il premio devono recarsi a un incontro – generalmente in un albergo –  dove verranno fornite istruzioni sulle modalità di ritiro e utilizzo di quanto “vinto”. Una volta sul posto ci si ritrova in un ambiente particolarmente curato: hostess, musica, molta gente un’atmosfera molto coinvolgente. Ad ogni convenuto vengono rivolte singolarmente diverse domande personali riguardanti in particolare la professione, l’età, lo stato civile e in base alle risposte le persone sono invitate ad entrare. A questo punto viene proposto loro di firmare un contratto che prevede la possibilità di usufruire di una vacanza all’anno, per svariati anni, a prezzi particolarmente agevolati in  cambio di somme notevolmente elevate da pagare anche tramite un possibile finanziamento. A questo punto, anche se non si firma un vero e proprio contratto ma solo la conferma di un incontro, viene fissato un appuntamento presso l’abitazione degli invitati, con un consulente che illustrerà il contratto in tutti i suoi punti. Qualora si  decida (anche successivamente) di annullare questo appuntamento, si scopre che dovrà essere pagata una somma peraltro elevata. Questa è senza dubbio una clausola anomala anche se prevista anche nel contratto. Cosa fare in questi casi? Nessuno regala nulla, tantomeno se non abbiamo spontaneamente partecipato a nulla, perciò il primo consiglio è essere diffidenti in modo sano ed educato e soprattutto NON FIRMARE NULLA se non siamo certi di che cosa si tratta e convinti di quanto stiamo facendo. Ricordiamoci sempre che e’ possibile recedere entro 14 giorni di calendario dalla conclusione del contratto e che in questo caso decade anche automaticamente l’ eventuale contratto di finanziamento. Trascorsi i 14 giorni, salvo eventuali inadempimenti contrattuali, non è più possibile recedere e il finanziamento deve essere pagato . Generalmente il problema di questi contratti, oltre al costo elevatissimo, è l’impossibilità di prenotare o fruire della settimana prevista nei giorni  pianificati dall’utente e proprio questi casi posso intendersi come inadempimento contrattuale di cui avvalersi per la risoluzione del contratto stesso. Federconsumatori, con lo sportello SosTurista è a disposizione per ulteriori chiarimenti, informazioni ed assistenza al n. 059-251108 oppure info@sosvacanze.it.

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