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Come noto dalla cronaca di queste ultime ore, dopo il rifiuto dell’accordo tra sindacati e azienda da parte dei dipendenti di Alitalia è emersa chiaramente l’impossibilità di procedere alla ricapitalizzazione della società.

L’ENAC, nel comunicato emesso in data 25 aprile 2017, ha reso pubblico che il Presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, ha comunicato al Presidente dell’Autorità la decisione del CdA della Compagnia di avviare le procedure per la nomina di un Commissario. Al contempo l’Ente ha dichiarato di avere preso atto che sussistono le condizioni per il mantenimento della piena operatività di Alitalia. Pertanto, al momento vi è la disponibilità a lasciare ad Alitalia la licenza di operatore di volo in attesa che venga nominato il Commissario; in seguito tale licenza verrà sospesa e, verificata l’esistenza delle condizioni necessarie, sarà rilasciata al Commissario un’autorizzazione temporanea da rinnovare mese per mese. In ogni caso, resta ferma l’attività di vigilanza istituzionale in base alla normativa europea vigente.

Secondo il Ministro per lo Sviluppo economico la strada più probabile sarà quella dell’amministrazione straordinaria, che si dovrà concludere nel giro di sei mesi o con una vendita totale o parziale oppure con la liquidazione dell’azienda. Il Ministro ha altresì precisato che il tempo di sei mesi trova spiegazione anche nel fatto che l’Unione europea può consentire un aiuto pubblico (che permetterebbe l’operatività della Compagnia) per un periodo di tempo limitato (appunto sei mesi), sia pure a rigorose condizioni.

Dunque, dato che viene garantito il normale svolgimento delle operazioni di volo, al momento le persone che hanno acquistato un biglietto per un volo a breve termine non dovrebbero avere nulla da temere, anche perché lo scopo dell’amministrazione straordinaria è anche quello di garantire l’operatività del servizio. Riuscire ad assicurare voli fino alla fine dell’estate sarebbe importante perché gli incassi permetterebbero di coprire i costi operativi.

Maggiore preoccupazione, invece, sorge per i voli previsti dopo l’estate perché al momento la situazione è notevolmente incerta e, per lo più, ci si affida alla speranza che altre Compagnie aeree decidano di rilevare Alitalia.

Una richiesta di rimborso del biglietto di cui si è già in possesso non è attualmente possibile, se non previsto dalla tariffa acquistata, con l’applicazione di penali, se e nella misura in cui queste siano previste; i biglietti con le classi tariffarie più economiche (economy light, economy flex) non prevedono, invece, di norma, la restituzione del prezzo del biglietto, salvo che per le tasse aeroportuali, in caso di rinuncia a viaggiare.

In ogni caso, fino a quando la Compagnia volerà rimarranno applicabili tutte le regole previste dalla normativa comunitaria, per esempio in tema di cancellazioni. Se, invece, Alitalia dovesse cessare la sua attività, a chi ha acquistato solo un volo direttamente dalla Compagnia non resterebbe altra possibilità che richiedere il rimborso in un’eventuale liquidazione od insinuarsi come creditore chirografario nel fallimento, mentre nei casi in cui il volo sia parte di un pacchetto di viaggio, ci si può rivolgere all’agenzia di viaggi o al Tour Operator e chiedere che il volo venga effettuato da un’altra Compagnia aerea.

26 aprile 2017

Elena Foroni

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2015”

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