Per assicurare un’auto i conducenti italiani pagano poco meno di 100 € in più rispetto alla media europea; considerando i 42 milioni di veicoli circolanti sul nostro territorio, ciò determina una maggior spesa di 4,2 miliardi. Tale fenomeno per l’A.N.I.A., associazione delle Compagnie, sarebbe causato dal notevole impatto di incidenti inesistenti, pari al 22% sul numero dei sinistri totali, con una maggiore incidenza al Sud. Sempre secondo ANIA il 48% dei sinistri denunciati in Campania sarebbe stato creato ad arte. A fronte di ciò, solo nel 2018, i sinistri non liquidati per sospetta frode sono cresciuti dell’11%.
Il fenomeno tipicamente italiano del maggior costo dei premi sarebbe causato anche dal numero sempre maggiore di veicoli non assicurati. Si calcola che, in Italia le autovetture circolanti prive di assicurazione siano 2,7 milioni; in caso di incidente, il danno viene risarcito dal Fondo Vittime della Strada, il quale preleva il 2,5% dai premi pagati dagli assicurati, con l’inevitabile impatto sul costo complessivo delle polizze italiane.
Vi è inoltre il fenomeno delle frodi on-line perpetrato per il tramite di siti truffa, che secondo I.v.a.s.s., il Garante in materia assicurativa, costituisce un fenomeno in continua crescita: nonostante quest’ultimo sia intervenuto con almeno 300 sanzioni, i truffatori continuano ad operare sul web, con il risultato che le polizze ricevute dai clienti sono false, i pagamenti vengono irrimediabilmente persi ed i relativi veicoli non sono assicurati. L’effetto è la inevitabile ricaduta sul Fondo Vittime della Strada.
Anche in questo settore l’on-line è in grande crescita. I consumatori optano per tali servizi -che ora si pubblicizzano anche per telefono, su Whatsapp e Facebook- per il fatto che godono di un’assistenza 24 ore su 24, anche fornita con App facilmente fruibili e, spesso, sono caratterizzati da un minor costo rispetto alle polizze tradizionali. Ma come detto l’attenzione, per il consumatore, deve restare sempre alta. Nel gennaio 2021 l’I.v.a.s.s. ha pubblicato l’elenco di quattordici siti truffaldini, messi “offline”.
A riguardo è consigliabile:
utilizzare siti noti e riconosciuti, sia per quanto riguarda la comparazione delle assicurazioni, sia per l’acquisto diretto; tutto questo prestando attenzione, prima di aderire e di effettuare pagamenti, al fatto che molti siti “truffa” sfruttano assonanze, denominazioni e marchi simili a quelli di assicurazioni note, oppure di singole agenzie o broker assicurativi locali;
valutare con scrupolo le offerte, soprattutto se di durata breve, controllando prima di pagare il premio che i preventivi ed i contratti siano riferibili ad intermediari o imprese regolarmente autorizzati;
verificare, in particolare, che i siti internet degli intermediari che svolgono attività, nonché i profili Facebook o di altri social, riportino:
1. l’indirizzo della sede, nonché il numero di telefono, fax e indirizzo pec;
2. i dati identificativi dell’intermediario;
3. il numero e la data di iscrizione al Registro Unico degli intermediari assicurativi, oltre all’indicazione che l’intermediario è soggetto ai controlli dell’I.v.a.s.s. Per maggior scrupolo si potrà consultare il motore di ricerca del Garante, così da controllare la effettiva corrispondenza: molti siti truffa, infatti, riportano dati e dicitura falsi;
4. se trattasi di intermediari dello S.E.E. (Spazio Economico Europeo), il numero di iscrizione dello Stato Membro di origine, l’indicazione dell’Autorità di Vigilanza dello Stato Membro di origine ed infine l’indicazione dell’eventuale sede secondaria e la dichiarazione che si è abilitati ad operare in Italia.
Ai fenomeni patologici sopra descritti si associano anche quelli dei truffatori locali, che riscuotono il premio ma che poi non lo corrispondono alla Compagnia della quale si è esibita l’offerta al cliente. Oppure che lo versano parzialmente per una copertura ridotta, magari semestrale e non annuale o priva di polizze accessorie (tutela legale, incendio-furto, eventi atmosferici, copertura del conducente, ecc.), come invece promesso al cliente.
Anche nel territorio modenese diverse persone sono incappate in questo tipo di truffe, con il risultato di scoprire, in occasione di un accertamento da parte delle Forze dell’Ordine, di essere privi di copertura, vedendosi così contestata una sanzione amministrativa pecuniaria da € 866 fino a € 3.464, ai sensi dell’art. 193 C.d.S., e disposto il sequestro della vettura. La cosa più grave è quando tutto questo viene scoperto dal malcapitato in caso di incidente; un caso nel quale il consumatore si troverà a rispondere dei danni provocati con il proprio patrimonio, oltre alle rilevanti sanzioni.
Per prevenire queste ipotesi è necessario, in occasione del pagamento, pretendere immediatamente la polizza in originale -non in semplice fotocopia- telefonando al numero verde della Compagnia per effettuare una tempestiva verifica incrociata. Ma soprattutto è necessario migliorare il contrasto ai truffatori, attivi in tutte le parti del sistema, evitando che i comportamenti di pochi ricadano sulle spalle (e nelle tasche) di tutti gli automobilisti.
Pietro Ferrario
Federconsumatori di Modena APA
“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”
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