Per nove giorni, nel 2018, la Signora Marzia era stata ricoverata per un intervento chirurgico in un Ospedale di Cesena. Mentre era in sala operatoria le era stato sottratto il portafoglio con il contante, i documenti ed una “Carta libretto”, il Bancomat di Poste Italiane. Solo al momento delle dimissioni si accorgeva del furto, procedendo immediatamente a bloccare la carta ed a sporgere denuncia. Purtroppo la carta era già stata utilizzata dai ladri, che avevano effettuato in ognuno dei giorni successivi al furto cinque prelievi, per complessivi 2.400 euro.
Tramite Federconsumatori di Modena Marzia presentava reclamo per il disconoscimento delle operazioni, che Poste Italiane negava, sostenendo che la Signora aveva tenuto un comportamento gravemente colposo, conservando il PIN unitamente alla carta. Marzia invece affermava, anche al momento della denuncia e con decisione, che in nessun modo il PIN era conservato assieme alla carta, ma era da lei memorizzato. L’Arbitro Bancario Finanziario*, al quale Marzia tramite Federconsumatori si rivolgeva, attribuiva a Poste Italiane la responsabilità di non avere predisposto sistemi di sicurezza e di allerta, quali l’SMS Alert. In particolare il Collegio Arbitrale sosteneva, nella propria decisione, che la mancata attivazione (o il mancato funzionamento) di un sistema di SMS Alert è responsabilità del soggetto gestore della carta, in questo caso Poste Italiane. Ancora di più il Collegio precisava che l’attivazione di un sistema di SMS Alert era un obbligo, superabile soltanto di fronte ad un rifiuto esplicito del cliente. Nel caso in questione Poste Italiane non aveva proposto nulla alla Signora Marzia. La decisione accoglieva quindi le richieste di Federconsumatori, ma a fronte della possibile leggerezza nel conservare il PIN assieme alla carta (negato da Marzia), il risarcimento veniva limitato a 1.800 euro, ai quali si aggiungevano 220 euro di contributo spese. Una buona decisione, quella del Collegio, che nel passato non sempre aveva riconosciuto le ragioni dei cittadini, in particolare quando il gestore della carta era una banca.
Comunque un percorso lungo e complesso; è quindi meglio tenere sempre in mente alcune precauzioni:
– Mai e poi mai conservare il PIN nello stesso luogo dove si conserva anche la carta.
– Contenere il massimale giornaliero, se non è indispensabile disporre frequentemente di cifre maggiori.
– Ci sono luoghi dove i ladri sono sempre pronti: bisogna mantenere alta l’attenzione nei luoghi affollati, nei supermercati, negli ospedali, nei parchi, davanti alle scuole, nei cimiteri. Conservare nel baule, cruscotto o sotto il sedile dell’auto il proprio portafoglio è sempre una pessima idea.
– Se non ricevete un SMS Alert dopo un prelievo potreste avere sottoscritto, senza saperlo, la vostra indisponibilità a riceverli. Spesso si firmano molte cose di cui non si ha una esatta conoscenza. Se avete ancora i documenti potete verificare, oppure sentite direttamente in Banca o in Posta. Il nostro consiglio è quello di attivare il servizio, che per alcune banche è gratuito.
Federconsumatori Modena
Modena 24 aprile 2019
*L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari.