ATTENZIONE !!! Ci è arrivata la segnalazione di un nuovo metodo di truffa. Una cittadina straniera che lavora come badante nella nostra città, ieri sera stava attendendo nel piazzale della stazione ferroviaria, il pullman che doveva portarla in Romania per tornare a casa dalla propria famiglia, immaginiamo per un periodo di riposo. Mentre era in attesa del pullman, è stata avvicinata da due uomini che si sono presentati come autisti, la donna non si è insospettita in quanto entrambi indossavano la divisa da conducenti, essi hanno avvisato la signora che la fermata del pullman era stato spostata altrove e si sono offerti di accompagnarla nel posto giusto. Giunti a destinazione, sono stati raggiunti, dopo un breve lasso di tempo, da una donna che indossava la divisa della polizia di stato. La donna ha chiesto alla signora in attesa del pullman di effettuare un controllo sui suoi beni personali, giustificando questa verifica allo scopo di evitare che ci fossero problemi una volta giunta al confine di stato. Per fare ciò la millantata poliziotta ha ispezionato la borsa della signora e notando che essa conteneva parecchio denaro se l’è fatto consegnare per un presunto controllo sulla autenticità delle banconote. Tale controllo doveva essere effettuato presso la Questura di Modena. Immediatamente la “poliziotta” si è allontanata insieme ai due “autisti” dicendo alla signora di attenderla, sempre presso la “nuova” fermata del pullman in quanto a controllo ultimato sarebbero ritornati a riportarle il denaro. E’ del tutto chiaro, purtroppo, che i malviventi non sono mai più ritornati. Così facendo oltre al furto del denaro la signora non ha potuto fare ritorno al proprio Paese. Si tratta dell’ennesima vicenda di truffe che accade nella nostra città, questa volta l’obiettivo non sono gli anziani come spesso accade, ma altri soggetti deboli della nostra società, come i lavoratori immigrati. Infatti la truffa ha potuto molto probabilmente avere successo per effetto della scarsa informazione sulle procedure adottate dalle forze dell’ordine italiane che rendono impossibile una perquisizione e tanto meno un sequestro di beni del soggetto perquisito senza fondati motivi rilascio di un verbale riguardante quanto trattenuto. E’ importante che questi fatti siano resi noti affinché tutti i cittadini siano informati dei propri diritti e conoscano i metodi, sempre in “evoluzione”, di questi delinquenti, che divengono ancora più aggressivi e senza scrupoli, proprio in periodi di difficoltà e crisi economica come quella che stiamo attraversando. Ricordiamo infine che il numero verde 800631316 SOS TRUFFA gestito da Federconsumatori, Adicosum e Mov.Consumatori con il sostengo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e del Comune e della Provincia di Modena, è attivo a supporto dei cittadini che possono chiamare gratuitamente ed in forma anonima, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Per informazioni: Tel 059-260384 Sportello SOS
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- Articolo pubblicato:30 Gennaio 2017
- Categoria dell'articolo:DIRITTI DEI CONSUMATORI E GIUSTIZIA
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