Al momento stai visualizzando Poste. “Sciopero del 1 marzo condivisibile e che riguarda tutti. In corso un progressivo degrado e ridimensionamento del servizio”

Da tempo Federconsumatori Emilia-Romagna segnala, assieme a tanti altri soggetti, il progressivo degrado del servizio di Poste Italiane SpA, controllata da Cassa Depositi e Prestiti e dal Ministero delle Finanze, società alla quale è affidato il servizio universale postale fino al 2026.
Un degrado ben rappresentato dalle proteste che giungono dai territori per i disservizi e le code che da mesi si ripetono davan ti agli uffici postali, per i numerosi sportelli che hanno chiuso all’inizio del Covid e che non hanno ancora riaperto o lo hanno fatto solo parzialmente, per i limiti del servizio consegne.
Una situazione che alza il livello di tensione attorno agli uffici postali ed alle persone che vi lavorano; una situazione frutto di scelte precise, che penalizza in particolare la popolazione anziana e i piccoli centri.
Un degrado che non si ferma, al quale però corrispondono ottimi risultati per gli azionisti di Poste Italiane, anche in un momento difficile come questo.
Difficile non vedere in tutto questo un preciso disegno di ridimensionamento di un servizio pubblico essenziale. Crediamo sia giunta l’ora di unire le forze di chi si oppone ad una deriva simile, a partire dalle amministrazioni locali, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni dei consumatori.
Federconsumatori Emilia Romagna ritiene che tutti debbano quindi guardare con favore alla mobilitazione indetta a livello regionale da SLC CGIL per il 1° marzo.
Una iniziativa condivisibile, che con grande serietà mette al centro proprio il miglioramento della qualità del servizio, chiede la riapertura delle filiali ancora chiuse, chiede a Poste Italiane di cambiare profondamente.

Federconsumatori Emilia-Romagna

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