L’ordinanza del Comune di Modena sul contenimento dei danni da fumo passivo è un importante passo in avanti per la tutela della salute dei non fumatori, a partire dai bambini e dalle donne in gravidanza.
In Italia sono 70.000 i decessi che ogni anno sono riconducibili al tabacco. Nel 2020, in occasione della giornata mondiale contro il fumo, un gruppo di associazioni di Consumatori modenesi aveva chiesto al Presidente della Conferenza Sanitaria e ai Sindaci della nostra provincia, di introdurre norme sul fumo passivo.
All’epoca avevamo chiesto di:
1) Prevedere il divieto di fumo nelle aree prospicienti gli ingressi degli uffici pubblici e privati, distanziando di almeno 10 metri le aree dove il fumo è possibile, anche per evitare che lo stesso penetri negli ambienti.
2) Prevedere il divieto di fumo negli spazi destinati a spettacoli ed iniziative pubbliche, quali cinema e teatro all’aperto, concerti, conferenze ecc.
3) Prevedere il divieto di fumo, o iniziative per il suo contenimento, negli spazi pubblici (strade, piazze, portici) in occasione di grandi eventi, quali Festival della Filosofia, Notte Bianca, Fiere, Sagre ecc.
4) Prevedere il divieto di fumo nelle aree monumentali delle città a maggior afflusso turistico, a partire dai luoghi dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Ne erano seguiti due importanti prese di posizione dei Consigli Comunali di Carpi e Modena, che avevano votato all’unanimità dei documenti vicini alle nostre richieste.
Oggi, anche se l’Ordinanza di Modena non interviene su alcuni aspetti da noi evidenziati (in particolare vogliamo rilanciare l’ipotesi che il prossimo Festival della Filosofia diventi “libero dal fumo”) si tratta di un significativo passo in avanti, che merita la necessaria attenzione anche da parte delle altre Amministrazioni della nostra Provincia e non solo.
L’iniziativa adottata dal Comune di Modena riguarda la tutela dei non fumatori, ma deve restare alta l’attenzione rispetto alla salute dei fumatori, per i quali non funzionano i percorsi fatti soltanto di divieti e restrizioni. Per questo le nostre Associazioni segnalano nuovamente, all’attenzione generale e a quel 27% di modenesi che continua a fumare, l’importante lavoro dei Centri Antifumo dell’Azienda USL di Modena.
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Modena 3 gennaio 2023