Al momento stai visualizzando IL 2023 DELLO SPORTELLO SOS TRUFFA

A seguire, distinti per argomento, i casi affrontati nel corso del 2023 dallo Sportello SOS Truffa di Modena. Tra parentesi il numero di segnalazioni ricevute.

Truffe telefoniche (88 energia, 81 telefonia)

Ancora in grande crescita le truffe telefoniche, così come le proteste dei cittadini per il Telemarketing aggressivo. Nel 2023 il primo dei problemi posti allo sportello è stato – largamente- la scorretta vendita di contratti d’energia e servizi telefonici. Sono infiniti i casi e le tipologie di truffa telefonica nei quali sono incappati tanti modenesi. Call Center spregiudicati, a servizio della gran parte dei gestori, propongono nuovi contratti telefonici di Luce e Gas spacciandosi per i soggetti più vari: ARERA, il Comune, Associazioni di consumatori e tanti altri; una situazione che va aggravandosi anno dopo anno, nonostante le sanzioni comminate dal Garante della concorrenza e mercato. Ad essere truffati non sono solo gli anziani, come spesso si ritiene; la crisi energetica dell’inverno 2022/23 e l’ansia da megabollette, hanno senz’altro facilitato il compito dei truffatori e dei loro complici. Il risultato sono contratti più onerosi, o addirittura la sottoscrizione di contratti multipli, e disattivazioni non richieste.

In tutto questo si registra l’ormai acclarato fallimento del registro delle opposizioni.

Lo sportello orienta i cittadini e le cittadine truffate verso le associazioni dei consumatori, al fine di ottenere giustizia; cosa che – va detto – accade assai di frequente. Nei casi più gravi indirizza verso le Forze dell’Ordine, i cui carichi di attività però rendono complesso anche solo produrre una denuncia o segnalazione. Purtroppo la maggior parte di chi ha sottoscritto inconsapevolmente contratti subisce la truffa senza contestarla, per non sostenere ulteriori costi. Non sono truffe, ma sono state oggetto di molte telefonate negli ultimi mesi, le richieste di chiarimento rispetto a costi energetici che permanevano molto elevati, rispetto ad un mercato tornato ai prezzi antecrisi. Quasi sempre si trattava di contratti a prezzo fisso, sottoscritti quando le attese per l’inverno 2023 erano pessimistiche e che oggi sono del tutto fuori mercato. Unica soluzione il cambio immediato di gestore o di contratto per evitare di pagare la fornitura fino a otto volte di più.

Truffe e abusi in Rete (117), contraffazioni di prodotti venduti online (28)

E’ il settore senza dubbio in maggior crescita, ed è in parte uno degli effetti dell’enorme divario digitale, sul quale Federconsumatori, assieme allo SPI di Modena, ha prodotto una indagine sulla popolazione anziana della nostra provincia. Le segnalazioni riguardano soprattutto il Phishing, con falsi messaggi o email giunte all’apparenza da istituti bancari o da Poste, che in alcuni casi vengono ritenute veritiere, causando perdite di denaro anche ingenti. Inquietante la quantità di informazioni a disposizioni dei truffatori, che a volte contattano i malcapitati da falsi numeri telefonici, all’apparenza riconducibili agli stessi istituti di credito. Nell’ultima parte dell’anno abbiamo ricevuto diverse segnalazioni anche in merito ai tentativi di truffa attraverso WhatsApp, che consistono nel riferire che un proprio famigliare ha dovuto cambiare numero di telefono ed è in difficoltà; da qui parte la richiesta di invio di bonifici verso il sedicente famigliare. Tentativi spesso maldestri, ma che in alcuni casi hanno portato alla perdita di somme significative.

Non sono mancate segnalazioni di siti clone, ossia di quei siti fasulli che riproducono in maniera precisa e puntuale i siti che maggiormente sono utilizzati per gli acquisti online. Abbiamo ricevuto anche segnalazioni legate a furti d’identità. In questi casi la persona si rende conto di quando avvenuto, quando ad esempio si trova ad essere titolare di contratti mai sottoscritti. Di fondamentale importanza, non appena ci si rende conto di quanto accaduto, è denunciare immediatamente il furto d’identità.

Altro fenomeno in crescita è quello delle “microtruffe” sui Social, Facebook in particolare. False inserzioni a pagamento, non filtrate da Meta, affermano che prodotti prestigiosi, per fine serie, sono in vendita a prezzi incredibilmente bassi. E’ il caso di un aspirapolvere trai più costosi del mercato, in vendita a 700 euro e “offerto” ad appena 1,95 euro da una nota catena di Discount. Sotto l’inserzione decine di profili fake confermano con toni entusiastici e particolareggiati di aver ricevuto il prodotto. I non pochi che si sono fatti sedurre da questa truffa si trovano in realtà a sostenere anche importanti costi di spedizione, e a volte forniscono telefonicamente rilevanti dati sensibili ai truffatori. La costante è però che queste “microtruffe” non vengono mai denunciate, sia per le piccole cifre che per la vergogna di non aver intuito una palese truffa.

Capita inoltre che persone si rivolgano allo sportello per chiedere informazioni su acquisti operati su Facebook, Instagram e altri social, da soggetti ignoti, rispetto ai quali lo stesso acquirente non ha alcuna comunicazione, indirizzo o altro. Anche questo è un fenomeno in crescita. In generale giungono allo sportello anche richieste rispetto alle difficoltà nel rendere prodotti acquistati online, sgraditi o difettosi; in questo senso i maggiori problemi riguardano Amazon, che ha politiche penalizzanti sui resi. Proponiamo che l’azienda di Seattle attrezzi presso la propria enorme sede di Spilamberto un luogo dove sia possibile restituire fisicamente i prodotti acquistati, nei termini di Legge. Infine il tema degli interventi tecnici a domicilio, urgenti e non urgenti, fatti da soggetti spregiudicati (se non autentici truffatori), reperiti in Rete, su siti che contengono molteplici falsità e informazioni scorrette. Gli utenti si trovano a dover sostenere costi spropositati per piccoli interventi tecnici a infissi, bagni, impianti elettrici. E’ singolare che su un tema così diffuso, nonostante gli sforzi di alcuni soggetti (come la Camera di Commercio), non si riesca a costruire una efficace risposta di comunità. Si tratta di abusi e truffe che ricadono pressoché esclusivamente su anziani e donne, ai quali sono imposti pagamenti, spesso in nero, fino a 10 volte i costi legittimi. Se il fenomeno un tempo riguardava soprattutto soggetti rintracciati in rete, provenienti da fuori provincia, oggi registriamo fatti simili anche da parte di imprese presenti nel territorio. Negli ultimi tempi ci sono state segnalate richieste per sole prestazioni lavorative che superano i 200 euro orari, e la presenza non richiesta ed inutile di più tecnici. Il nostro consiglio è non essere mai soli in casa, non pagare conti stratosferici e in caso di minacce o addirittura, come avvenuto, di veri e propri sequestri di persona, chiamare immediatamente le Forze dell’Ordine.

Sono in crescita le truffe online anche legate a prodotti inesistenti o contraffatti nell’ambito della moda. Sono aumentati gli acquisti, da parte della popolazione più giovane e digitale, di abbigliamento e scarpe da ginnastica di grandi “griffe” contraffatte. I giovani consumatori attraverso i social si connettono a siti che poi si rilevano essere truffaldini, vendendo scarpe “griffate” contraffatte o che addirittura non fanno arrivare la merce una volta pagato il prodotto. In alcuni casi il consumatore era in realtà cosciente di rivolgersi al mercato delle contraffazioni, senza preoccuparsi del reato commesso.

Lo Sportello ha segnalato al Garante della Concorrenza e Mercato, in diversi casi la presenza di siti truffaldini nei quali erano incappati diversi consumatori, giovani in particolare. Purtroppo la chiusura del sito avviene solo molti mesi dopo la segnalazione, con i prevedibili effetti.

Infine è purtroppo del tutto inutile rivolgersi ai Social dove vengono veicolate, a pagamento o meno, queste truffe. Più facile che sia censurato da Meta un quadro con nudi mitologici del ‘600, che le evidenti truffe nella vendita di prodotti.

Vendite porta a porta (27)

Generalmente lo Sportello non intercetta i casi più gravi, come i furti operati da malviventi che si fingono Forze dell’Ordine, personale delle aziende elettriche o del gas, ecc.

Quando capita le persone vengono immediatamente orientate verso una denuncia alle Forze dell’Ordine; frequentemente è necessaria però una operazione di convincimento. Aiutare le persone, in particolare gli anziani, a superare la vergogna e denunciare i fatti è una parte della nostra attività; da anni offriamo un servizio gratuito di assistenza psicologica, sulla quale è attiva una psicoterapeuta. Spesso un furto, anche di piccole dimensioni, proietta l’anziano in una depressione profonda, alimentando ripiegamenti in sé stessi. Fondamentale nel ridurre i rischi correlati ad una truffa è il ruolo dei familiari, con i quali frequentemente interagiamo.

Dal nostro osservatorio gli abusi commerciali a domicilio sono ancora nella fase post Covid, con numeri non elevati come nel passato. Fanno eccezione gli abusi collegati agli interventi tecnici a domicilio, di cui parliamo nella parte dedicata alle truffe in Rete. Continua con piccoli numeri la tentata vendita di energia porta a porta, e la vendita di rilevatori gas a prezzi spropositati. Una autentica truffa, quest’ultima, che rende difficile la restituzione delle somme estorte. In questo periodo Federconsumatori è in Tribunale a Modena, al fianco di un gruppo di consumatori truffati da un soggetto bresciano, che con innumerevoli prestanome è operativo da anni in queste truffe in tutto il nord Italia. Per parte nostra sconsigliamo l’acquisto di prodotti e servizi a domicilio, che in una parte notevoli dei casi nascondono abusi a danno dei consumatori, se non vere e proprie truffe. Ovviamente fanno eccezione quelle poche aziende strutturate che, da molti decenni, vendono i propri prodotti esclusivamente a domicilio, mediante appuntamento.

Azzardo (23)

Da alcuni anni lo sportello si occupa dell’orientamento dei giocatori d’azzardo. Non infrequenti i casi di coloro che sostengono di essere stati indotti a continuare a giocare, anche a fronte di forti perdite, dal contesto presente in sala giochi/scommesse. Ma le telefonate ricevute si riferiscono nella maggior parte dei casi a familiari di persone con disturbi legati all’azzardo, preoccupate della grave situazione in cui versano i loro congiunti. A tutti vengono riferiti i contatti dei Servizi attivi, nel territorio di residenza, rispetto ai disturbi da gioco d’azzardo nella Sanità pubblica e nel Terzo settore, oltre che delle Associazioni che sul territorio si occupano della cura e della gestione del sovraindebitamento, qualora necessario.

Sovraindebitamento (19)

La situazione economica in cui versano le famiglie, con i costi energetici esplosi nel 2023, uniti alla spesa alimentare fuori controllo, ha peggiorato le condizioni di tanti, mettendo a rischio i bilanci familiari. Sono quindi in crescita le consulenze legate a casi di sovraindebitamento, che si riferiscono solo in parte a problematiche da gioco d’azzardo.

Sanità (19)

La parte maggiore di contatti si riferisce a problematiche legate al mondo delle cliniche dentistiche, con lavori mal fatti o addirittura non effettuati. Trai temi posti quello del continuo cambio di medico per interventi complessi, e dubbi sull’igiene delle attrezzature. Sono stati inoltre segnalati casi di illegittimo sovrapprezzo praticato in una Farmacia modenese a seguito del pagamento con carta di credito; il caso è stato sottoposto alle autorità competenti.

Truffe sentimentali (11)

Tema molto delicato, in crescita, rispetto al quale abbiamo collaborato fattivamente con il nostro supporto psicologico e tenuto nei mesi scorsi una iniziativa rivolta al Controllo di vicinato di Modena. Si tratta di quelle situazioni dove la persona, frequentando i Social entra in contatto e diventa succube di un truffatore che si presenta con falsa identità, e al quale elargisce nel tempo somme di denaro, a volte notevoli. Nel caso degli uomini generalmente i truffatori fingono di essere donne o ragazze francesi, residenti in vari paesi del mondo, in difficoltà per i più svariati motivi. Quasi sempre i truffatori sono in realtà uomini che agiscono dalle aree francofone dell’Africa (come Mali, Senegal, Ciad e Togo). Le truffe possono durare anni, le somme estorte riguardano presunti interventi sanitari a familiari, addirittura l’acquisto di una casa per la futura vita in comune, fino alle somme necessarie per raggiungere l’Italia, nella fase finale della truffa. Molte le donne coinvolte, con i truffatori che fingono di essere militari americani, vedovi e reduci di guerra, che vogliono costruire un futuro assieme negli USA; fino a casi di truffe collegate a celebri attori americani, che denunciano l’estrema fragilità delle persone coinvolte, che attraversano momenti di difficoltà e solitudine. A tutte e tutti si propone un percorso di dialogo, gratuito, con una psicoterapeuta. Rare le situazioni nelle quali si decide di denunciare i fatti accaduti, mentre sono purtroppo frequenti le “ricadute”.

Alimentare (6) e vendita nei locali commerciali.

Poche le segnalazioni ricevute nel corso del 2023 sui prodotti alimentari. Si segnalano il rifiuto da parte di esercenti a risarcire il costo di prodotti alimentari alterati e le grammature diverse da quelle indicate in etichetta. Abbiamo ricevuto poche ma vivaci proteste per casi di “sgrammatura” con la riduzione non segnalata di peso di prodotti confezionati, a parità di prezzo. Un caso ha riguardato la vendita di frutta esotica (ananas e banane) in uno spaccio agricolo nel modenese, che il consumatore riteneva obbligato a vendere soltanto prodotti propri. Purtroppo non è così, e le maglie larghe della legislazione vigente consentono molti abusi, penalizzando la parte migliore del mondo agricolo.

Modena, 29 marzo 2024

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