Continuano incessanti le segnalazioni sui prezzi applicati nella vendita di igienizzanti per mani e, soprattutto, di mascherine protettive.
Ultimo caso quello di una grande farmacia della città che ha venduto in questi giorni centinaia di confezioni di mascherine FFP2 da 5 pezzi, alla bella cifra di 50 euro. Dieci euro l’una quindi. Un prezzo che risulta superiore del 600% a quello richiesto in questa fase, per la medesima mascherina, su di un noto portale. Un prezzo a sua volta incrementato rispetto a quando, non molto tempo fa, questo tipo di mascherine era acquistabile a meno di un euro.
I consumatori, com’è giusto, si stanno rivolgendo alla Guardia di Finanza, e fanno bene. Chi non è in grado di farlo, per limiti di movimento, conservi lo scontrino. Ci penseremo poi, cercheremo gli approfittatori, quelli che hanno aumentato i profitti al tempo del Coronavirus.
Per il momento Federconsumatori Modena avanza una semplice proposta. Per comprendere di chi sia la responsabilità, se dei dettaglianti, o dei fornitori, o dei produttori, chiediamo a tutti coloro che pongono in vendita questi prodotti, a partire dalle farmacie, di esporre la nota d’acquisto che indica quanto essi stessi hanno pagato quei prodotti. Sarà un lavoro utile anche per chi deve operare controlli, e garantisce i consumatori che i loro esercenti di fiducia non stanno approfittando di questa fase terribile.
Non c’è nessuna privacy o libertà d’impresa da invocare in questa fase. Vogliamo sapere quale margine avete applicato, quanto vi è costata la confezione che ci state vendendo a 50 euro, peraltro dopo una lunga fila fuori dalla farmacia.
Dobbiamo sapere chi sta speculando sulla paura, dobbiamo sapere di chi è la responsabilità: dettaglianti, fornitori o produttori?
Marzio Govoni
Presidente Federconsumatori Modena
“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”