E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 5 del 11 gennaio 2018, recante “Nuove disposizioni in materia di iscrizione e funzionamento del Registro delle Opposizioni e istituzione di prefissi nazionali per le chiamate telefoniche a scopo statistico, promozionale, e di ricerche di mercato”.
Con le nuove norme, gli operatori che svolgono attività di call center saranno obbligati a rendere identificabile la loro chiamata, sia essa diretta a linee fisse o a linee mobili.
Ulteriore novità è rappresentata dalla possibilità per i consumatori di iscrivere al Registro delle Opposizioni non solo le numerazioni delle linee fisse, ma anche le utenze mobili, sia per quanto riguarda l’invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta, sia per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale. In tal senso confermiamo la criticità da sempre manifestata nei confronti del Registro delle Opposizioni e, più in generale, del sistema di opt-out. Da anni, infatti, come associazione sosteniamo che per una reale protezione della privacy dei cittadini e per una vera scelta consapevole, sarebbe necessario adottare il meccanismo inverso, quello dell’opt-in: vale a dire, quando il cittadino desidera fornire esplicitamente il proprio consenso ad essere contattato per scopi pubblicitari o di indagine, sarà lui ad iscriversi ad un apposito registro dei consensi.
In attesa che questo importante passo venga compiuto, si rivela fondamentale il ruolo del Garante della privacy a tutela dei cittadini e del loro diritto alla protezione di tutte le informazioni che li riguardano. Le disposizioni adottate, infatti, sottolineano la rilevanza della protezione dei dati personali, “materia prima” sempre più ambita, che rappresenta un patrimonio da difendere e tutelare.