Ieri Atersir, l’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifuti, che svolge, in forma associata, le funzioni relative alla regolazione del servizio idrico integrato e del servizio di gestione dei rifiuti urbani, ha comunicato l’aumento delle tariffe dell’acqua per il 2017, prevenendo degli aumenti medi regionali di 18 centesimi al metro cubo. Parma, Forlì e Cesena saranno le città con il maggior incremento, 21 centesimi al metro cubo (+8%); Bologna l’incremento sarà di 18 centesimi al metro cubo (+8,5%); Modena e Reggio Emilia saranno le città dove le tariffe scenderanno di qualche centesimo. Per gli altri capoluoghi gli aumenti saranno più ridotti. Mediamente, nel 2017, una famiglia pagherà in più, sul 2016, circa 11 euro.
Atersir dichiara che i suddetti aumenti derivano per la ripresa degli investimenti da parte di alcuni gestori.
Federconsumatori Emilia Romagna condanna e non approva la modalità con le quali Atersir ha deciso gli aumenti, in quanto non sono state minimamente coinvolte le associazioni dei consumatori. Un incontro preventivo avrebbe permesso ai convocati al tavolo, di fare le proprie considerazioni e sicuramente si sarebbe manifestata tutta la contrarietà a questi esorbitanti aumenti che incideranno pesantemente sulle tasche dei cittadini emiliani romagnoli.
Chiediamo urgentemente un incontro da parte dell’agenzia, affinché si possa entrare nel dettaglio delle ragioni degli aumenti e verificare la possibilità di rivedere i suddetti aumenti.
Federconsumatori Emilia Romagna
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