L ’Area Nord modenese e l’azzardo legale
Questo rapporto di Federconsumatori Modena, voluto dai nove Comuni dell’Area Nord modenese, cerca di affrontare il tema dell’azzardo e della sua forte crescita generale, declinandola a livello locale. Esaminiamo qui non soltanto i numeri locali delle diverse forme di azzardo, nella loro serie storica, contestualizzandoli nei dati nazionali e regionali, ma cerchiamo di interpretarli nel contesto economico e sociale del territorio. In premessa, anche ai fini della migliore interpretazione di questo rapporto, ricordiamo che noi siamo un soggetto che non propone né la proibizione dell’azzardo, né tanto meno di colpevolizzare i giocatori. Federconsumatori, assieme a tanti altri soggetti, opera sul fronte della crescita della consapevolezza che l’azzardo è un problema per tutti; un problema in primis sanitario, con la crescita di patologie, ma anche economico, determinando con troppa frequenza drammi personali e disgregazioni familiari, con i molteplici effetti conseguenti. Un tema che riteniamo sottovalutato, anche a fronte dell’incessante capacità di comunicazione del mondo dell’azzardo, con le proprie agenzie stampa che aggirano con facilità il divieto di pubblicità. Ed ecco i telegiornali che aprono con la vincita “favolosa”, le prime pagine dei giornali locali dedicate alla vincita milionaria, le locandine che sparano “Caccia al milionario”, i siti che lanciano un “San Felice esulta, megavincita al Superenalotto”. Fatti che, per quanto legittimi e comprensibili, segnalano una disattenzione preoccupante rispetto ai meccanismi reali dell’azzardo, alle corrispondenti perdite di migliaia di persone, al fatto che il vero vincente è sempre il banco. Fatti che segnalano un bisogno di conoscenza, di informazione, al quale questo rapporto vorrebbe, nel suo piccolo, tentare di rispondere, senza moralismi, e provando a delineare un futuro che, in assenza di importanti cambiamenti, si annuncia assai complicato, a partire da quello dei nostri ragazzi, dalle nostre ragazze.
Quale peso ha l’azzardo nei Comuni dell’Area Nord modenese?
Nel valutare il peso dell’azzardo nei nove Comuni dell’area nord è indispensabile ricordare che dal 2020 è in vigore una norma nazionale che, incomprensibilmente, vieta la diffusione dei dati locali dell’azzardo relativo alle cosiddette “macchinette”, le AWP e le VLT. Una limitazione ingiusta, che danneggia tutti coloro che lavorano alla comprensione ed al contenimento dell’azzardo, a partire dalle Aziende Sanitarie e dalle Amministrazioni locali. In questo senso è una buona notizia l’approvazione bipartisan in Parlamento di un atto che chiede di rimuovere questa limitazione. Siamo quindi costretti a limitare l’analisi di profondità al gioco online, tipologia che a livello nazionale ha superato il gioco fisico, oltre che al Gratta&Vinci, sempre più rilevante. Per ciò che riguarda le sale slot e le macchinette presenti nei pubblici esercizi proponiamo delle stime, basate sugli elementi a nostra disposizione. Proprio da qui partiamo per esaminare i numeri dell’Area Nord ed i problemi che essi portano. Molto probabilmente i cittadini e le cittadine dei nove comuni non hanno una precisa dimensione del fenomeno azzardo nelle proprie realtà. Nel 2019 il giocato complessivo, fisico e online, si attestava a 125,6 milioni di euro. Dopo due anni attraversati da importanti riduzioni, portate dalla pandemia (la chiusura delle sale per sei mesi sia nel 2020 che nel 2021), il 2022 vede nelle nostre stime una significativa crescita, con il probabile raggiungimento dei 135,8 milioni di euro. Ma quanti sono 135,8 milioni di euro di giocato, ai quali corrisponde una perdita che supera i 25 milioni di euro? E a quanto ammonta il volume “investito “ in azzardo nell’anno in corso? Nel 2023 il valore complessivo (gioco online e fisico) stimato nei nove comuni dell’Area Nord sfiora i 145 milioni di euro. Se si sommano i volumi stimati per il solo biennio 2022-2023 si arriva a superare i 280 milioni di euro: una cifra di poco inferiore a quanto speso per i cantieri, con lavori terminati, per la ricostruzione del patrimonio pubblico danneggiato nel cratere del sisma del 2012. Una ulteriore considerazione che facciamo sui dati dell’Area Nord è che non esistono numeri uniformi in questa area, e la media di quanto giocato comprende realtà dai dati preoccupanti e altre dai dati molto al di sotto delle medie. E’ necessario partire da qui per evitare letture tranquillizzanti rispetto ai numeri medi, che va però detto sono significativamente inferiori alle medie provinciali, regionali e nazionali. Ogni analisi, ogni indagine, deve partire dalla considerazione che in alcune realtà si concentrano dati negativi, per ragioni tutte da indagare. Sono tre in particolare i Comuni in “crisi d’azzardo”, almeno per ciò che concerne l’online: Camposanto, Concordia e San Possidonio, mentre altri due, Mirandola e Cavezzo, registrano numeri superiori alla media dell’Area Nord. A questi si aggiungano i dati anomali, nuovamente, di San Possidonio, per ciò che riguarda il Gratta&Vinci. Ne parleremo tra poco, ma prima di tutto ricordiamo che la maggior parte del giocato, in tutta l’area, proviene dalle AWP e VLT, cioè dalle “macchinette”. Come detto si tratta di numeri vietati alle analisi. Non è quindi superfluo riferirsi ai dati dell’ultimo anno “libero”, il 2019, tenendo conto che la tendenza del 2022/23 è quella del recupero dei dati preCovid, dopo un 2020/21 di forte arretramento. All’epoca si registrava nel gioco fisico complessivo un “investimento” nell’azzardo fisico di oltre 105 milioni di euro, 13 milioni dei quali nel Gratta&Vinci, che non subì restrizioni nei due anni successivi. La geografia distributiva trai nove Comuni risentiva in modo importante della presenza di sale slot, con Mirandola che da sola assorbiva un terzo delle giocate dell’Area, seguita da Finale, vicina al 20%. Fanalino di coda Camposanto, dove sono presenti solo macchinette nei bar.
Tornando al gioco online nell’Area Nord come detto i numeri sono fortemente diversificati. Il poker, le scommesse
sportive online, ad esempio, vedono un rapporto 1:4 tra San Felice (497 euro pro capite per abitante 18/74 anni) e
Camposanto (1868 euro). In mezzo i complicati dati di Concordia e San Possidonio. Quindi? Detto che i dati dell’Agenzia Dogane e Monopoli si riferiscono ai giocatori, identificati nella propria residenza, è possibile che i camposantesi abbiano un rapporto, ad esempio, con il Poker Texas Hold’em quattro volte più intenso della vicinissima San Felice? Azzardiamo alcune ipotesi. Innanzitutto il dato di Camposanto deve essere interpretato con l’evoluzione nel tempo: nel 2019 era il fanalino di coda non solo dell’Area Nord, con appena 142 euro pro capite, un terzo della media dell’Area Nord. Nel 2020 Camposanto sale a 246 euro, meno della metà dell’Area Nord e lontanissima dalla media provinciale; un numero giustificabile con la crescita del canale online, portata dalla pandemia. Nel 2021 il balzo a 771 euro pro capite, coerente con la media dell’Area Nord. Nel 2022 la cifra esplode a 1.868 euro procapite, oltre il doppio della media del territorio e addirittura tredici volte il dato del 2019.
Tre le ipotesi: la prima, del tutto improbabile, è che nel territorio sia cresciuto “naturalmente” il gioco online, in una dimensione finora ignota alle ricerche. La seconda è che nel corso del 2021 abbiano iniziato a giocare d’azzardo online un numero limitatissimo di persone, forse una o due soltanto, che come professionisti hanno “investito” nell’arco di poco tempo oltre cinque milioni di euro nell’azzardo, che ricordiamo essere legale. La terza, che invece ha profili molto complessi, e per la quale rimandiamo alla lettura del nostro recente rapporto sull’azzardo on line, presentato alla Camera dei Deputati (“Il libro nero dell’azzardo. La crescita impetuosa dell’azzardo online in Italia. MAFIE, DIPENDENZE, GIOVANI”, Roma, settembre 2023), è che uno o più camposantesi abbiano utilizzato l’azzardo online per riciclare capitali in nero, provenienti da attività economiche o addirittura provenienti da attività malavitose. In ogni caso tutto relativamente semplice da ricostruire, essendo tracciate ed identificabili le persone che giocano online. Facile per modo di dire, se soltanto recentemente si è appreso che Matteo Messina Denaro trascorreva le sue giornate di latitanza giocando online proprio a Poker Texas Hold’em, utilizzando identità di altri.
Azzardo on-line, quanti sono i giocatori nell’Area Nord?
La stima che presentiamo in questo rapporto è che i giocatori on-line, nel distretto, siano attorno ai 2.700, su di una popolazione complessiva di oltre 84.000 persone, che tenendo conto della sola fascia d’età 18-74 anni, rappresentano il 4,5% dei residenti. Una media che comprende giocatori ad intensità assolutamente variabile, con puntate di modeste dimensioni una o poco più volte all’anno, fino a possibili fenomeni di “professionismo”. Una media, comunque, di quasi 20.000 euro giocati nel corso del 2022, con perdite medie di 1.200/1400 euro. Caratteristica dell’azzardo on-line è quella
della venuta meno di pressoché ogni controllo sociale. Qui non valgono i limiti di insediamento e la riduzione degli orari di apertura; si può giocare ovunque, persino al lavoro, la notte, in auto. Le strategie di contrasto della crescita del gioco on-line sono ancora tutte da costruire, ma è urgente interrogarsi sul da farsi.
Il Gratta&Vinci nell’Area Nord: l’anomalia San Possidonio
L’unico Comune dell’Area Nord che “vince” una classifica dei diversi giochi, fisici e online, a livello provinciale, posizionandosi peraltro nei primi posti in regione, è San Possidonio, per quanto riguarda il Gratta&Vinci. Quando si parla dei “grattini” è frequente sentirsi dire che non si tratta di azzardo pericoloso, ma tipicamente popolare. Quest’ultima è cosa autentica; il Gratta&Vinci più di ogni altro gioco è popolare nelle fasce della popolazione a reddito medio basso e tra gli anziani. Questo pur avendo conquistato negli ultimi anni nuove aree: i minori, nonostante i divieti e grazie alla tolleranza generale, e soprattutto le ragazze, che acquistano o fanno acquistare i tagli di formato minore. Poi gli operai, con gli acquisti effettuati assieme alle sigarette, durante la colazione mattutina o la sera sul tragitto verso casa. E San Possidonio? Nel 2021 sono stati venduti l’incredibile cifra di 529 euro pro capite, il doppio della media di Area e quattro volte quanto venduto a San Prospero. Nel 2022, seguendo una tendenza di tutta l’Area Nord, si sono raggiunti i 455 euro, ma facendo crescere le distanze con la media degli altri comuni.
L’azzardo mobile dell’Area Nord
Uno degli elementi da mettere sotto attenzione è quello della mobilità dei giocatori d’azzardo dell’Area Nord. Ci si muove per giocare all’interno del distretto, nelle tabaccherie e bar considerati fortunati; una tipica condizione delle diverse forme del gratta e vinci, che potrebbe aver influito sui numeri di San Possidonio, richiamati da accurate strategie commerciali e dalle “sirene” di vincite ripetute e da un’importante vincita di alcuni anni fa. Ma ci si muove soprattutto al di fuori dell’Area Nord, in particolare a Carpi, dove esiste una rete di sale scommesse ipertrofica, e a Modena, che nonostante l’arretramento del gioco fisico negli ultimi anni, dovuto alla puntuale applicazione della Legge Regionale, resta un notevole polo d’attrazione. Il “turismo” verso Carpi, ed in misura minore verso Modena, sono elementi da valutare nella lettura dei dati (come detto indisponibili e risalenti al 2019) dell’Area Nord.
Infine, cosa si può fare?
In questi anni il contrasto alla crescita dell’azzardo ha voluto dire, per le Amministrazioni Locali, anche di questa Area, applicare la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna, che attraverso alcune norme, in primis il distanziamento dei locali dai luoghi sensibili, ha consentito in alcune realtà di contenere il gioco fisico. Ma ora, con l’on-line che cresce, senza controllo sociale, cosa possono fare i Comuni? Tentiamo due risposte.
La prima è non abbassare, in nessun modo, l’attenzione sul gioco fisico, che tornerà nel breve-medio periodo ai complicati numeri del prepandemia. Nei 22 milioni di euro persi, in questo territorio da migliaia di cittadini, c’è il forte peso delle AWP e delle VLT, correttamente conosciute come macchinette mangiasoldi.
La seconda è quella di investire energie e risorse, utilizzando quelle dedicate al contrasto al gioco d’Azzardo patologico, provenienti dalla tassazione dei giochi, in attività che siano realmente utili al contenimento dell’azzardo ed alla cura ed assistenza delle persone con patologie ed ai loro familiari. Vanno evitati i mille rivoli, vanno favorite le azioni in rete e le alleanze; è necessario far crescere il lavoro di comunicazione e quello culturale, a partire dalle Scuole, complesso ma indispensabile. C’è un grande lavoro da fare, a fianco della Sanità Pubblica e dei Servizi Sociali dei Comuni, che già tanto stanno facendo, per il contrasto e la prevenzione delle patologie da azzardo, e dei problemi conseguenti: le famiglie spezzate, i percorsi di vita e lavoro interrotti. Segnaliamo ad esempio un tema, quello del sovra indebitamento, (certo non esclusivamente provocato dall’azzardo) che in questo territorio fa registrare da tempo numeri record per quanto riguarda la vendite giudiziarie e le aste fallimentari di beni immobiliari.
Abbiamo bisogno in definitiva di iniziative fortemente collegate tra di loro, intrecciate, rifuggendo allo stesso tempo da quelle improvvisate. E’ più che mai necessario continuare a parlare con i ragazzi e le ragazze. L’età dell’azzardo si abbassa, favorita da giochi online all’apparenza innocui, che sono propedeutici a formare, già in un bambino di dodici anni, una predisposizione ai meccanismi dell’azzardo. E poi, contemporaneamente, è necessario parlare alla popolazione più anziana, dove l’abuso dell’azzardo spesso corrisponde alle molteplici solitudini della nostra società.
Sull’azzardo in questo territorio, sul suo contenimento, Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale, Medolla, Mirandola, San Felice, San Possidonio e San Prospero possono, attraverso una importante azione corale, fare la differenza.
Grazie dell’attenzione e buona lettura.
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